Negli ultimi tempi si sente spesso parlare di serrapeptase o serrapetasi, un’enzima proto elitico di un batterio particolare che vive nell’intestino del baco della seta.
E se detta così può risultare una cosa disgustosa sappiate che, una volta scoperti i suoi benefici, questo aspetto risulterà quasi insignificante. Questo particolare enzima infatti riesce a sciogliere il “tessuto morto” senza arrecare danni al baco da seta ma anzi, sciogliendo il bozzolo e permettendogli di volare via. È quindi responsabile della “liberazione” del baco da seta ma come può esserci utile?
Le potenzialità del serrapeptase nell’uomo.
Nell’essere umano il serrapeptase funziona come antinfiammatorio e antidolorifico, svolgendo una funzione che ricorda un po’ quella dell’ ibuprofene o di altro FANS. Ha delle riconosciute proprietà antibatteriche che permettono di aiutare il normale equilibrio fisico e che aiuta la cura di ferite post operatorie riducendo i tessuti cicatriziali non utili.
Moltissime persone hanno riscontrato dei benefici nell’uso della serrapeptasi anche per attenuare i dolori muscolari o articolari dovuti a reumatismi periodici ma anche a stati reumatoidi cronici o infiammazioni da trauma, consigliabile quindi anche in età avanzata o come supporto alla cura di traumi sportivi.
È inoltre un ottimo disintossicante intestinale, aiuta a migliorare le funzioni dell’intestino e ad eliminare le scorie per migliorare le basilari funzioni fisiologiche.
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Molto utile anche per la purificazione del sangue dalle tossine e per la pulizia delle pareti dei vasi sanguigni. Attenzione però: funziona anche come anticoagulante quindi è bene consultare il medico prima di iniziarne l’uso o se si fa uso di medicinali che abbiano questo scopo.
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